Equiseto (Coda cavallina)

fbdcf0a480a63d987a7cf86527a25399.jpgProprietà:
astringenti, depurative, diuretiche, rimineralizzanti, antiinfiammatorie, vulnerarie. 

Pianta singolare, dai fusti sterili (privi di foglie, fiori o semi) simili ad asparagi in primavera, e poi si traforma in una curiosa felce all’arrivo del caldo.
E’ un eccellente remineralizzante, insieme ad altre proprietà.
Credo sia una pianta perenne, o quantomeno abbastanza infestante e molto resistente (lo vedo dalle infestazioni nell’orto), e si moltiplica con le spore rilasciate dai fusti sterili di colore grigiastro (perchè privo di clorofilla) e dotato di uno strobilo alla sommità, appunto simile a quello dell’asparago.

L’ho usata con buoni risultati spruzzandone l’infuso sulle piante contro i parassiti, insieme all’ortica e alla felce normale; validissima anche come concimante (visto che è remineralizzante) anche nell’orto, può esserne versato il macerato insieme all’acqua una volta ogni quindici giorni.
Una delle caratteristiche fondamentali della Coda cavallina, è l’elevato contenuto in silice che ne fa una delle piante rimineralizzanti più valide ai nostri giorni. L’acido silicico avrebbe la proprietà di aumentare l’elasticità dei tessuti e di giovare alla ricostruzione dello sheletro, per cui da taluni viene proposto un trattamento a base di Coda cavallina per accelerare la guarigione dalle fratture.
Nell’ambito di un uso esterno tradizionale è impiegata nei disturbi emorroidali, per le perdite di sangue dal naso, per le varici, per i pruriti e per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola.

Per prepararne l’infuso, lasciarne una manciata a macerare nell’acqua per 24 ore.

Per la raccolta, consultare l’Agenda del Raccolto.

eb38592cac02b58f8cda863fd00ed5ca.jpgAltri usi
Infuso
Ponete in infusione 30-40 g di equiseto in 1 litro d’acqua bollente e lasciate riposare per 10 minuti.
Zuccherate a piacere, colate e filtrate.
Tintura
20 grammi in 100 ml di alcool di 20° (a macero per 8 giorni). Due – tre cucchiaini
Decotto
Si prepara mettendo 70 gr. di rami seccati al sole in mezzo litro d’acqua. Calma l’affanno, scioglie i calcoli renali e la renella, è cura efficace nelle affezioni epatiche, renali, artritiche e nell’artrosi. 
Polvere di equiseto
Impastate 1 cucchiaino di coda cavallina (pianta) in polvere con miele o marmellata e assumetelo tre volte al giorno per combattere la tendenza alle emorragie.
Uso esterno
La parte aerea della pianta : per detergere le ferite, fermare le emorragie nasali, lenire le pelli infiammate, bruciore di gola e le infiammazioni emorroidali.
Bagno di coda cavallina
Ponete a macerare 100 g di coda cavallina (fusti sterili) per 1 notte in 1 l d’acqua fredda.
Quindi fate bollire per 3-4 minuti a fuoco lento, lasciate riposare in infusione per 15 minuti, poi filtrate e aggiungete il liquido ottenuto all’acqua del bagno, dove vi immergerete per 20 minuti per combattere i disturbi dovuti a vescica debole.
La CENERE di equiseto, ricca di silicio, cura le piaghe e le ulcere.
Uso cosmetico
Una manciata di droga infusa nell’acqua calda del bagno è utile per le pelli rilassate e rugose.

Sambuco, credenze

8aa8a79c7d289c6256a1c786836d5601.jpgIl sambuco è un arbusto particolare: i fiori emanano un forte profumo dolciastro, mentre le foglie hanno un aroma decisamente sgradevole, in deciso contrasto con il piacevole aroma dei fiori. Questa sua duplice essenza si ritrova anche nelle tradizioni antiche: in Germania era chiamato “l’albero di Holda”. Holda era una fata del folklore germanico medievale, dai lunghi capelli d’oro che abitava nei sambuchi situati vicino a laghi e corsi d’acqua. Talvolta Holda poteva apparire come una vecchia strega e in Inghilterra si sosteneva addirittura che il sambuco non fosse un arbusto qualsiasi, ma addirittura una strega che aveva assunto le sembianze di una pianta. Tuttavia nei suoi riguardi prevalevano le credenze positive, che ne
esaltavano le proprietà magiche e benefiche, tanto che fino all’inizio del secolo i contadini tedeschi si levavano il cappello , come segno di grande rispetto, quando lo incontravano nel loro cammino, ed era sempre presente vicino ai monasteri ed alle case perché si diceva che proteggesse da serpi, mali e malie. Le sue doti erano talmente grandi che il famoso flauto magico delle leggende germaniche non era altro che un ramoscello di sambuco svuotato del suo midollo. Per avere i suoi poteri eccezionali, che proteggevano dai sortilegi, doveva però essere tagliato in un luogo dove non fosse possibile udire il canto del gallo.

Tratto da un documento redatto da:
Il Giardino di Pimpinella – fattoria didattica
Via Medelana 23
40043 Luminasio (BO)

Altre curiosità
dal Sambuco è possibile ricavare varie tinture: nera dalla corteccia, verde dalle foglie, blu o lilla dai fiori e rosso scuro dalle bacche, che venivano usate spesso per colorare il vino di rosso scuro. Il legno che si ricava dal tronco è tenero e di color bianco – giallastro, può essere usato per costruire piccoli oggetti, quali giocattoli, pettini e cucchiai di legno. Generazioni di bambini hanno svuotato i fusti di questa pianta per farne fischietti e cerbottane.82acbf10eb7ea494f5dd084f53be5b5a.jpg

Verbasco (Tasso Barbasso)

e34acd44d14d1aa2817babe11b3cf7aa.jpgProprietà: emolliente, antinfiammatoria, mucolitica, sedativa, diaforetica, antiflogistica.

Particolarmente efficace contro tosse e raffreddori, tracheiti, faringiti, bronchiti, e tutte le patologie caratterizzate da una abbondante secrezione mucosa.
E’ antiinfiammatorio, agisce soprattutto sulle vie respiratorie e anche come antibiotico.

Riguardo la raccolta, consultare l’Agenda del raccolto, comunque il momento migliore per raccoglierlo è subito dopo la fioritura, quindi in genere a giugno/luglio. Per la raccolta, si consiglia di tagliare la pianta alla base e lasciarla al sole per almeno un’ora capovolta a testa in giù; in seguito lasciarla seccare all’ombra per almeno una settimana.
Quando lo raccogliete, fate attenzione che non ci siano già i semi, altrimenti dopo averlo seccato buttateli o teneteli da parte, non usateli nell’infuso.

Per l’infuso, si possono utilizzare i fiori e le foglie, nel qual caso conviene filtrare con estrema cura e più volte, perchè le foglie presentano una finissima peluria che potrebbe risultare irritante e dannosa. 

Cuoriosità

  • sembra utile anche contro le allergie e le tossi asmatiche (da verificare)
  • prima dell’introduzione del cotone si usavano le foglie e i fusti della pianta come stoppini per le lampade

Aglio

22e5cce78ce25944c7c36c9cc661c073.jpgNon tutti sanno che l’aglio è una pianta perenne, e che sviluppa degli steli (foglie) ed una fioritura molto piacevole da vedere, quindi oltre le sue proprietà eccezionali può anche avere un valore estetico non indifferente.

Dal punto di vista della coltivazione è una pianta rustica, quindi si adatta bene anche a zone ombreggiate e fresche; non richiede particolare concimazione organica e può seguire cereali o fagioli, ma non altri ortaggi soprattutto da radice. Essendo perenne, è possibile tenere delle piante di aglio in modo permanente, e queste dovrebbero generare nuove piante tramite la separazione dei bulbilli, che bisogna separare dalla pianta madre quando avranno emesso i propri germogli.

Le prorpietà terapeutiche dell’aglio sono eccezionali: antielmintiche, ipotensive, espettoranti, digestive, carminative, antisettiche, ipoglicemizzanti. In altre parole facilita la digestione, è un antiossidante quindi previene i tumori ed è un ottimo conservante; è disinfettante e battericida; essendo espettorante (ed anche emolliente, secondo me) da solllievo alle vie respiratorie e ai bronchi sciogliendo e rimuovendo il muco; rafforza il sistema immunitario in generale; fa benissimo alla pelle e alla circolazione periferica.

Può essere dannoso, come tutto del resto, se consumato fresco e in modo eccessivo o per lunghi periodi di tempo.

 

Semprevivo Montano

e936ddcc0a036723b7223260ce863987.jpgIl Semprevivo Montano (Sempervivum Montanum) è una pianticella grassa semplice semplice, che ha sempre esercitato un grandissimo fascino su di me. Mi ha stregato, fin dalle prime volte che l’ho vista nelle verdi valli del trentino, quand’ero ancora un ragazzino.

Era la prima pianta che vedevo crescere sopra i sassi nudi, ma come niente terra?
Infatti è una pianta  super resistente, siccità, umido, caldo, freddo, lei è sempre li, immortale, forse dovevano chiamarla Immortalis, ma rende bene anche Sempervivum!
Certo, se le condizioni ambientali non sono le sue preferite (secco e soleggiato, non troppo caldo e freddo a volontà) magari non fa il fiore, però le sue rosette carnose e simpatiche sopravvivono, e con il loro fittone strisciante si spostano  e si allargano, un po’ di qua un po’ di la, su o giù.

Poi ho scoperto che possiede diverse proprietà non indifferenti : il liquido lattiginoso delle foglie cura i calli, le dermatosi, è efficace su tagli, abrasioni, graffi, ed in genere fa bene alla pelle, appunto.
Ma non solo, scopro che in passato veniva consumata come insalata dalle popolazioni montane, dato il suo sapore gradevolissimo; ci sono diverse sottospecie del Semprevivo, diffuse in tutta italia (grandifoglie, arachnoideum o ragnateloso, tectorum, montano, dolomiticum; la sottospecie più rara è il dolomiticum, che è l’unico ad avere fiori gialli e di cui conservo da diversi anni alcune rosette che però non riescono a fiorire vista l’umidità della pianura padana.
E’ conosciuta e coltivata almeno dal IV secolo avanti Cristo, dai Greci; si credeva fosse stata donata da Giove per proteggere le case dai fulmini e dalle calamità, perchè la specie più diffusa, chiamata appunto Sempervivum Tectorum, cresceva anche sui tetti delle case. Quest’uso è documentato da un editto di Carlo Magno che ne ordinava la coltivazione; inoltre strapparla o sradicarla veniva considerata fonte di disgrazie e iatture.
Pare che nell’antichità venisse dato un po’ di succo di S. da bere ai neonati nel primo venerdì dopo la nascita, per proteggerli dalle convulsioni e assicurare una lunga vita. Nelle campagne francesi è viva la credenza che una mucca che mangia una pianta di semprevivo vada in amore.

Proprietà
Emolliente
Rinfrescante
Antiinfiammatoria

bfe092d24f54ceaad3e405f5046d4450.jpg48fbe97465fdb1e58f8eee44f62030bd.jpg