Dignità

Non conta quanto si è importanti o i risultati che si raggiungono, importante è avere sempre fiducia in sè e negli altri a cui vogliamo bene; non avere niente da perdere, non fare mai nè farsi obbligare a fare qualcosa in cui non si crede.
Perchè sarai comunque tu a doverne rendere conto alla tua coscienza.
Dignità.

Di nuovo a Milano

Stabile, Metropoli nel caos.jpgDi nuovo a Milano, per lavoro. Ogni volta che sto via per un po’ di tempo, arrivo a pensare che in fondo non è così male, Milano. Quando poi ci torno cambio immediatamente idea, peggio di così è difficile. Come si può vivere in così tanti, tutti concentrati in poco spazio, usando praticamente solo le macchine, con pochissimi spazi verdi. Un delirio, la follia, il panico.
Cosa fare quando si è bloccati in coda, oppure quando si viene superati a destra o tallonati da qualche iper nervoso, insomma tutte le volte che affiora la rabbia, il nervosismo o la disperazione? La solita soluzione, il distacco, il non attaccamento alla situazione. E’ la mente che interferisce con il nostro stato di quieta beatitudine, dunque occorre lasciare che la mente non ci influenzi. Facile a dirsi. C’è chi ci riesce in modo spontaneo e chi non ci riuscirà mai, se non ‘allenandosi’ con la meditazione, spegnendo il cervello.
La nostra essenza è simile a quella di un fiore, che esiste prendendo solo quello che è strettamente necessario, restituendo poi tutto alla natura da cui si è preso in prestito; ogni obbligo, ogni azione, ogni impegno oltre a quello è una forzatura che porta ansia e sofferenza, a meno che non si segua l’istinto e non la mente. 

Micro e macro cosmo

layar_realta_aumentata_software_iphone_android_intel.jpgChe cos’è la realtà – video

Un argomento cui ho già accennato nel mio blog, e di cui probabilmente parlerò ancora, pur sempre nei limiti della mia conoscenza (anzi prevale l’ignoranza) frammentaria; di seguito ripropongo i link.
E’ strabiliante la somilianza tra micro e macro cosmo, ovvero ipotizzando di poter osservare l’universo intero dall’esterno e ad una certa distanza, penso si vedrebbe qualcosa di simile ad un ‘individuo’, cioè un corpo in apparenza solido ma dinamico com’è il nostro. La stessa cosa si può dire, viceversa, del nostro corpo materiale: potendolo osservare da uno dei suoi atomi interni, si vedrebbe qualcosa di molto simile all’universo osservato dalla terra, in quanto entrambi in modo simile sono composti per la loro maggior parte da spazio vuoto, vacuum… strabiliante!
Non mi stupirebbe se si dovesse scoprire qualche analogia tra la nascita dell’universo e la nascita, in seguito al concepimento, di un qualunque individuo. 

http://erbario.myblog.it/archive/2008/10/09/godel-e-heisenberg.html
http://erbario.myblog.it/archive/2008/12/13/l-attimo-zen.html
http://erbario.myblog.it/archive/2009/06/10/fisica-quantistica-parte-2.html

Buon Solstizio 2011!

2410176256_0f88a069bb.jpgAnche se un po’ in ritardo, causa cazzeggiamenti vari e pigrizia persistente, auguro a tutti un buon Solstizio di Inverno 2011, la festa più importante dell’anno, in quanto da ora il sole rinasce e ricomincia la lenta ma progressiva risalita nel cielo.
Non mi dilungo oltre, ne avevo già parlato in un post precedente.

L’altro giorno, bazzicando in centro a Milano per motivi di lavoro, mi è capitato di assistere ad una scena interessante e inquietante insieme: dal manto di cemento che copriva tutto salivano una decina scarsa di alberi con piccoli frutti rossi simili a bacche. Forse si trattava di qualche tipo di sorbo, ma non me ne intendo abbastanza. I rami erano intasati da decine di uccelli, merli, passeri e piccioni, che ne divoravano le bacche. Questa scena da un lato mi ha confortato, vedendo quegli animali nutrirsi con tanto gusto, dall’altro mi ha inquietato un po’, a causa del loro numero eccessivo e della furia da cui erano presi.
Non aggiungo altro. 

L’alga che ondeggia

DSC00961.JPGTutto scorre, tutto è in costante mutamento, anche se sembra rimanere sempre uguale, come quest’alga segue la corrente in moto perpetuo.
Non preoccupiamoci troppo delle contingenze del momento, poichè sono transitorie e continuamente sfuggenti come l’alga. Preoccupiamoci invece di liberare la mente dai condizionamenti e dai troppi insegnamenti ricevuti, poichè essa crea, influenza e trasforma il mondo intorno a noi, la realtà. Quindi se siamo tristi, pessimisti, sfiduciati, tutto ci andrà storto di conseguenza; se abbiamo paura, la realtà ci inghiotterà con la paura stessa; se siamo ottimisti, ci sarà sempre un’altra possibilità.

A proposito di ottimismo, vorrei farvi notare, nella foto dei cavoli nel post precedente, che quello in secondo piano mostra un bel vermicello verde sulle foglie in cima (ben mimetizzato); ovviamente la beffa è che appena l’ho visto, nella foto, sono andato nell’orto per cercarlo ma quello se l’era svignata. La sera stessa sono tornato di nuovo a controllare e sullo stesso cavolo ho trovato il verme, probabilmente lo stesso della foto, stroncato a metà da una vespa, che si stava giusto ripulendo prima di riprendere il volo…P1040545.JPG

Parabola

parabola,cristianesimo,buddhismoSiamo schegge di uno stesso essere, tasselli sparsi a occupare tutti gli spazi e le combinazioni possibili, per questo di fronte alla frase…
siamo già illuminati e dunque perfetti, dunque non si può diventare ciò che già si è
…ognuno avrà una opinione, una comprensione ed una posizione diversa.
 
Uno studente universitario, che era andato a trovare Gasan, gli domandò: «Hai mai letto la Bibbia cristiana?».
«No, leggimela tu» disse Gasan.
Lo studente aprì la Bibbia e lesse da Matteo: «”E perché ti preoccupi delle vesti? Guarda come crescono i gigli del campo: essi non lavorano e non tessono, eppure io ti dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria era abbigliato come uno di loro… Perciò non darti pensiero del domani, perché sarà il domani a pensare alle cose…”».
Gasan osservò: «Chiunque abbia detto queste parole, a me sembra un uomo illuminato».
Lo studente continuò a leggere: «”Chiedi e ti sarà dato, cerca e troverai, bussa e ti sarà aperto. Perché colui che chiede riceve, e colui che cerca trova, e a colui che bussa verrà aperto”».
Gasan commentò: «Questo è molto bello. Chiunque l’abbia detto, è quasi un Buddha».