Pannelli fotovoltaici

DSC_0139.jpgFinalmente i pannelli solari!
Oggi è il primo giorno in cui posso rilevare i valori di energia prodotti; oggi però il cielo è leggermente velato, il sole fiacco, e nonostante questo durante il breve periodo di irraggiamento solare si è toccato un picco di quasi 1300 W/h, per scendere poi con luce indiretta intorno ai 600 W/h o meno, a seconda della quantità di luce.
Ricordo che l’impianto ha una capacità massima stimata di 3.6 KW/h, prevista per il periodo giugno/luglio.
Al mattino i pannelli sono coperti da un leggero strato di brina, che ne impedisce l’assorbimento fino all’arrivo del sole, quindi con valori inferiori ai 200 W/h.
Vedremo quando il sole tornerà a salire; ora siamo al solstizio, quindi al minimo, ed inoltre il cielo è da neve, ma comunque ci vorrà un intero anno per avere una media realistica.
In ogni caso, evviva!

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Crauti, ricetta originale

62. Crauti1.JPGTorno a scrivere dopo un lungo periodo di latitanza, che mi duole essere dovuto soprattutto alla pigrizia, ma anche per il lavoro e le molte cose da fare, tra pecore, oche, ometti, cuties e gibbai.

Dopo quasi sei mesi, mi viene in mente di rispondere decentemente ad Andrea il Bassa, il quale mi aveva chiesto, più o meno ad inizio luglio, quale fosse l’alimento più importante tra quelli che coltivo; direi proprio essere il cavolo cappuccio, il quale per quanto mi riguarda è essenziale più di tutti gli altri, e sarebbe sufficiente per una buona alimentazione, anche da solo. Fornisce il minimo di proteine necessarie e rende disponibile, anche negli inverni più rigidi, la parte verde indispensabile al nostro organismo per stare in salute ed evitare malattie.

 

A tal proposito, ci tengo a riportare una ricetta per produrre i crauti col metodo originale, quello genuino di una volta, che probabilmente risale a un passato remoto; soprattutto in quelle zone fredde del nord dove in inverno non è possibile reperire verdure fresche o verdi.

Il metodo, o ricetta, si trova anche su internet, ma non con i dettagli che sono venuto a sapere da poco. Con una incredibile coincidenza, anche se il caso e le coincidenze non esistono, mentre ero da un cliente a Milano per lavoro, stavo parlando con un collega della difficoltà di conservazione del cavolo cappuccio. Questo una volta raccolto deve essere consumato entro pochi giorni (a meno che il cavolo non sia di plastica…) oppure cotto e congelato, ma cosi si perde una buona parte di sostanza; d’altro canto, nei posti dove fa molto freddo e ghiaccia spesso, anche lasciando i cavoli a terra, questi si degradano, se le temperature sono eccessivamente basse.

Ecco dicevo della coincidenza, alla postazione dove stavo lavorando c’era una tizia di origine russa, la quale sentendo il discorso ha subito chiamato sua nonna in Russia, che da sempre produce crauti per conservare il cavolo cappuccio.

 

Bisogna tagliare il cavolo più fine possibile, magari con un pelapatate e disporlo in un contenitore non di plastica, meglio legno ma anche vetro o ceramica. Si aggiunge anche qualche carota grattugiata, si sala come si farebbe quando si condisce, in maniera più uniforme possibile o a strati, e poi si mescola per bene il tutto con le mani.

Non è necessario che il contenitore sia ermetico o impermeabile, è sufficiente porci sopra, una volta rimescolato, una tavola di legno con un peso sufficiente a tenere premuto per bene il cavolo. Il peso si mantiene per almeno 72 ore; ma è importante rimuoverlo e bucare con un coltello almeno ogni 24 ore, per far uscire il gas di fermentazione (che magari è anche allucinogeno) e poi ricoprire di nuovo.

Al termine delle 72 ore i crauti dovrebbero essere pronti, e si potranno conservare cosi come sono per parecchio tempo, anche a temperatura ambiente o in cantina.

Inoltre manterrano buona parte del loro nutrimento, e per il consumo sarà sufficiente aggiungere un po’ di olio o aceto o come si preferisce. Risulteranno praticamente solo disidratato, ma senza aver subito altre grosse trasformazioni.

 

Mi pare sia tutto, alla prossima!

Vaticano spa

anachist342.jpgCon tutto il macello che sta succedendo, quelli del Vaticano non sono capaci di dire altro se non che i mercati sono autoreferenziali, come se la loro dottrina non lo fosse. Del resto, penso che le azioni di Vaticano spa siano le più sicure in assoluto, compratele per aver salva l’anima, cosi come poco tempo fa si compravano le indulgenze. Ogni cadavere in Africa porta soldi nelle loro casse, cosi come in quelle di tutti i paesi ‘civili’ e industrializzati.
Godetevelo, finché non succederà anche qui quello che sta succedendo in Egitto, o negli altri paesi della primavera araba. Con quasi 5 euro per un chilo e mezzo di pane, non manca molto. Ma temo che anche in quel caso, quei bei signori spariranno per un po’ per poi ritornare sotto altre spoglie.
Tutto è ciclico, si sa, per cui ce ne saranno ancora molte di primavere, prima della nuova alba. 

Topinambur

DSC01024.JPGEcco il risultato di due piante di Topinambur, e probabilmente qualcosa è rimasto ancora sotto terra, era giusto un esperimento fatto fuori dall’orto. Visti i risultati e l’ottimo sapore di carciofo (cotti al vapore), l’anno prossimo entreranno come coltura nell’orto. Sono difficili da conservare, andrebbero lasciati in terra e raccolti di volta in volta, perchè altrimenti si seccano entro una o due settimane e non sono più commestibili. Si può comunque sempre usare il metodo della sabbia per mantenerli freschi.

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Che guaio Italia! Il governo dell’avere e del NON essere

giotto_mercanti01g.jpgChe guaio, che disastro, governi che cambiano comprando e sostituendo ministri, governi che cadono e governi che spuntano dal nulla, non si sa da dove ne perchè.
Questo governo Monti, però, annienta definitivamente quel poco di democrazia, per quanto stralciata, che era rimasta in Italia (nel resto del mondo forse è anche peggio); ma non solo, la cosa peggiore è che ci consegnamo nelle mani del dio DENARO, di bachieri, di finanzieri, sulle cui facce si legge solo l’attaccamento al sistema economico e al denaro.
Parlano di impegno nazionale, di rispetto degli impegni presi, ma in realtà lo strumento è diventato la finalità, ovvero lo strumento economico e monetario, che dovrebbe avere l’unico scopo di facilitarci la vita, diventa invece il fine ultimo della vita. E’ davvero assurdo compiere sacrifici per questi scopi, è mostruoso.
Ed in pochi se ne rendono conto; compiere sacrifici per un debito che non si sa nemmeno cos’è, ne chi l’ha contratto ne nei confronti di chi; chissà se esiste un dettaglio delle voci di questo debito, chissà cosa scopriremmo.
E cosi siamo sempre di più dentro il vortice dell’avere, e l’essere deve venire sacrificato.
Lo strumento che facilita il baratto, diventa strumento di schiavitù e di morte.

VERGOGNA! 

Prime gelate

DSC01019.JPGCon l’arrivo delle prime gelate ho completato la raccolta delle barbabietole, che altrimenti potrebbero guastarsi o diventare troppo fibrose; sono comunque soprattutto le zucche a soffrire il gelo.
Le barbabietole si conservano male una volta estirpate dal terreno, dopo qualche giorno diventano già molli; quindi quest’anno sperimento per la prima volta la conservazione nella sabbia. Ho preparato un paio di contenitori mettendo le barbabietole a strati, coperte da sabbia o terra, vediamo come si conserveranno.DSC01020.JPG
Queste nella foto sono le migliorate d’Egitto, devo dire però che la varietà di Chioggia è molto più buona, a parere mio; queste come si vede sono larghe e piatte.
Nel frattempo prosegue la produzione di uova, di cui cresce anche la dimensione, anche se credo che queste siano le ultime, a causa del freddo. 

 

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Uova d’oca!

DSC01013.JPGFinalmente quelle monelle di oche, oltre a papparsi tutto quello che trovano in giro, comprese piantine nei vasi e zucche, hanno fatto le prime due uova!
Penso sia una cosa anomala, dovuta probabilmente al caldo fuori stagione, a quanto ne so le oche iniziano a fare uova in primavera o a fine inverno.
Comunque ben venga, le uova son buonissime e son ben più grandi di quelle di gallina. Rompendole nel tegame risultano gelatinose, invece di essere liquide come quelle che si comprano; ho scoperto che questo accade perchè l’uovo è fresco di giornata. Inoltre bisogna stare attenti che l’uovo non sia stato covato troppo a lungo altrimenti, visto che molto probabilmente sono state fecondate dal maschio, potrebbe contenere già un feto; tuttavia so che le oche iniziano a covare dopo aver fatto diverse uova, almeno una decina.

DSC01010.JPGGuardate invece la micia dove è andata a rifugiarsi per sfuggire al caldo, troppo forte se ne inventa sempre una nuova! E poi guardate che meraviglia il cielo di sera con nuvole rosate a forma di cono.DSC01006.JPG