Fuga dal clima

Elias-Chasiotis1.jpgE’ l’ora di finirla con il mito del consumismo!
Ci dobbiamo rendere conto che questo consumismo sfrenato sta rovinando irrimediabilmente il pianeta, ne va del futuro dei nostri figli.
Dimentichiamoci macchine e petrolio, super confezioni prese al supermercato in cui la confezione stessa rappresenta buona parte del prodotto intero, basta con il lavoro full time e tutti con gli stessi orari, coi pesticidi e i veleni, e via dicendo.
I soldi non si possono mangiare! Quando l’agricoltura sarà compromessa e l’acqua inquinata, cosa faremo?
Riporto di seguito un articolo tratto dal repubblica, che riassume le prospettive future del clima, stabilite da studi condotti dai Center for International Earth Science Information Network della Columbia University, di New York, dalla United Nations University e da Care International.
In un altro articolo, redatto da un altro ente di cui ora non ricordo il nome, si parla di un aumento di 4 gradi centigradi medi da qui entro il 2100, se continuiamo con l’attuale trend di consumi, che potrebbe dimezzare i ghiacciai mondiali e compromettere così le riserve d’acuqa potabile del pianeta, prevedendo migrazioni e conflitti spaventosi.

Migliaia di persone in fuga da siccità, inondazioni, mari che si innalzano fino a mangiare la terra, e da altri fenomeni figli dei mutamenti del clima. Migrazioni di massa, alla ricerca di una vita migliore, è’ lo scenario tratteggiato da un nuovo rapporto presentato ieri a Bonn a margine dei negoziati per un nuovo accordo contro il riscaldamento globale, curato dal Center for International Earth Science Information Network della Columbia University, di New York, dalla United Nations University e da Care International. Secondo recenti studi saranno fra i 25 ed i 50 milioni di potenziali sfollati e profughi entro il 2010 e 700 milioni entro il 2050, mentre l’Organizzazione internazionale dei migranti si tiene su una cifra mediana, di 250 milioni nel 2050. il Problema non riguarda solo i paesi più poveri, le ripercussioni si faranno sentire per tutti su scala globale. Cause ed effetti dei profughi del clima sono a tutto campo, e vanno dalla distruzione delle economie basate su ecosistemi di sussistenza specifici all’aumento per frequenza ed intensità di calamità naturali. La maggior parte dei migranti, probabilmente rimarrà all’interno dei confini del proprio stato, rileva il rapporto, o si trasferirà nei Paesi confinanti, ma questo non sarà possibile in tutti i casi. Se i conflitti interni si esaspereranno, le conseguenze arriveranno lontano, fino ad interessare anche i Paesi più ricchi. Per questo, raccomandano i ricercatori, è vitale che i Paesi raggiungano un accordo per il taglio delle emissioni di gas serra all’incontro sul clima delle Nazioni Unite che si terrà a dicembre.

Fonte: repubblica.it

Fuga dal climaultima modifica: 2009-06-11T10:58:00+02:00da providence_77
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