Segnali di Primavera

DSC00776.JPGIn attesa del prossimo proverbio, per prevedere come sarà la parte finale della primavera dal punto di vista climatico, godiamoci questo mese pazzerello; del resto meglio che il tempo sia instabile adesso piuttosto che in estate.
Se non sbaglio, il prossimo proverbio riguarda la domenica delle palme, ovvero la domenica prima di pasqua; ce ne sono anche sulla settimana santa; inutile che citi direttamente il dialetto, la sostanza è questa: se la domenica delle palme fa bel tempo, sarà poi instabile per altre 7 domeniche, se invece piove o fa brutto tempo, allora il seguito sarà più stabile. L’anno scorso ha funzionato, molto bello la domenica delle palme e poi ha fatto brutto fino a metà maggio, a fasi alterne.

DSC00782.JPGSono riuscito a fotografare (la foto risale ai primi di marzo) un capriolo che ripulisce le erbe appena sgelate nell’orto; questo fa parte della famiglia di caprioli che gira sempre qui intorno, il più è riuscire a fotografarli con calma e con la luce giusta.
DSC00790.JPGQui a fianco anche un germoglio di susino nato dal raccolto dello scorso autunno; dopo appena pochi giorni il germoglio è già uscito dal guscio ed ha aperto le prime foglie.

E’ la prima volta che vedo il farfaraccio iniziare a fiorire prima di marzo, ancora prima dei bucaneve, evvai!DSC00786.JPG
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Spuntano le Primule

DSC00747.JPGContinuano a spuntare le primule, quindi si può già cominciare a raccoglierne qualcuna per farci una bella insalatina tenera tenera. Sembra primavera, ma penso sia una cosa temporanea: Imbolc (la candelora) è stata primaverile, dunque seguiranno 40 giorni di inverno. Non credo si scappi da questa previsione, a meno che il clima non si sia squilibrato tanto da sfalsare la vecchia saggezza popolare.
Ho quasi finito anche le scorte di corteccia di faggio, molto efficaci contro raffreddori e robe simili, soprattutto in via preventiva. Il periodo migliore per ‘raccoglierle’ è durante la fase dei germogli, quindi manca poco; bisogna scegliere i rametti più sani e giovani, con germogli a getto, ‘sbucciarli’ appena e poi lasciare asciugare i frammenti di corteccia all’ombra. Vanno bene, oltre ai faggi, anche ontani, betulle e soprattutto salici bianchi.

Foto.

L’inverno sta finendo?

dsc00183.jpgForse l’inverno sta finendo, o quanto meno sembra volga al termine la sua parte più rigida, forse in anticipo rispetto la sua fine astronomica, che cade il 21 marzo.
Si vedono i primi ragni girare disorientati, le prime mosche, le prime cimici, alcuni alberi che buttano i semi, le gatte che vanno in calore; sarebbero segni inequivocabili, se non venisse da pensare che ormai anche la natura si può sbagliare, a causa dei suoi bioritmi impazziti, alterati dall’attività antropica, e del clima pazzo.
Quest’anno l’inverno è stato piuttosto rigido, rispetto a quanto eravamo abituati negli scorsi anni.
Dicono che ad un inverno freddo segue una primavera calda, staremo a vedere.

Quando vien la Candelora
da l’inverno sémo fóra,
ma se piove o tira vénto,
ne l’inverno semo drénto.