La nuvola di teologia tra l’uomo e Dio

Abbiamo raggiunto il culmine. L’idea stessa di progresso è sprofondata nella materia, il progresso consiste nel muoversi velocemente, nel comunicare rapidamente gli uni con gli altri, nel costruire nuove macchine. Questo è sbagliato. Non c’è che un solo progresso reale e giusto: il progresso spirituale. L’umanità l’ha riconosciuto a parole, ma prosegue invece sul cammino illusorio del progresso materiale.
L’Intelligenza Centrale ha riconosciuto che in tutta questa apatia s’innesta anche un grande dubbio, il dubbio che aveva scosso le vecchie credenze e che aveva diritto ad una nuova testimonianza. Di conseguenza, è stata inviata una nuova testimonianza: una testimonianza che rende la vita dopo la morte visibile così chiaramente come il sole in cielo. I sapienti l’hanno derisa, le chiese hanno pronunciato condanne e lanciato anatemi, i giornali, l’hanno dileggiata, il disprezzo è stato generale. E’ stata la cantonata più recente e più grande che abbia preso l’umanità.
Che cantonata sconfortante! Irreparabile! E siccome il dono del cielo è stato disprezzato, un avvertimento più severo è divenuto necessario. E’ stato assestato un colpo terribile: dieci milioni di giovani sono caduti sui campi di battaglia e sono morti. Due volte tanti sono stati mutilati. Tale è stato l’avvertimento di Dio all’umanità, ma sapete bene che è stato tutto invano! Lo stesso grossolano materialismo continua a prevalere.
Ora, eccetto alcuni movimenti spirituali, non si è potuto registrare alcun cambiamento. Le nazioni accumulano nuove quantità di peccati. E’ ora che il peccato venga espiato. La Russia è divenuta una cloaca di iniquità. La Germania non si è pentita del terribile materialismo che è stato l’origine della guerra. La Spagna e l’Italia affondano alternativamente nell’ateismo e nella superstizione. La Francia ha perso ogni ideale religioso. L’Inghilterra, turbata, rigurgita sette senza intelligenza e senza vita. L’America ha abusato di splendide occasioni: invece di comportarsi verso l’Europa ferita come un affettuoso fratello più giovane, ostacola il rilancio economico reclamando il pagamento dei suoi crediti. Ha addirittura disonorato la firma del suo presidente, rifiutando di entrare nella Società delle Nazioni che rappresentava una delle speranze di domani.
Tutte le nazioni hanno peccato, e la punizione verrà presto.
Non vogliamo che questo popolo si spaventi. Ma vogliamo che cominci a trasformarsi fino a sviluppare una personalità secondo una linea più spirituale. Non desideriamo turbarlo, tentiamo semplicemente di prepararlo finchè c’è tempo. Il mondo non può continuare per la via che ha seguito finora: se perseverasse, si distruggerebbe.
Soprattutto, dobbiamo spazzar via quella nuvola di teologia che è venuta a frapporsi fra l’uomo e Dio.

1926, Arthur Conan Doyle, tratto da Il paese delle nebbie

La nuvola di teologia tra l’uomo e Dioultima modifica: 2008-02-14T23:25:13+01:00da providence_77
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Un pensiero su “La nuvola di teologia tra l’uomo e Dio

  1. si che ce l’ho ancora, c’è tutto un forum, ma perchè me lo chiedi dal blog anzichè dalla mail pvt ?!

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