Origini

E’ oramai una certezza incontestabile, vista la quantità di indizi, prove, reperti e studi concordanti, che le nostre origini, le origini della ‘civiltà’ umana, sono ben diverse da quelle che ci hanno sempre raccontato.
Gli studi arrivano da decine e decine di eminenti scienziati, matematici, astronomi, biologi, geofisici, etc., più o meno da due secoli a questa parte.
Gli astronomi hanno dato il via proprio con queste ricerca a una nuova bellissima branca delle scienza, la archeoastronomia, cioè lo studio e la datazione di costruzioni e reperti archeologici tramite il loro orientamento geografico e astronomico; il primo, per citarne uno, fu Sir Norman J. Lockyer, alla fine del XIX secolo.

Innanzitutto tutta la letteratura e le testimonianze antiche, qualunque sia la cultura o religione, per quanto manomessa da persone scellerate, concorda nell’affermare la presenza di dei in carne ed ossa, creatori del genere umano, della civiltà e della cultura; alla luce delle conoscenze genetiche odierne, si può parlare a buona ragione di clonazione o interventi genetici su individui poco evoluti presenti sul piante (l’uomo di Neanderthal o l’uomo Erectus).
Poi ci sono le prove tangibili, rimaste in monumenti, costruzioni, marchingegni, atrezzi, mappe; sono a migliaia, sparse in tutto il mondo, e certificano la presenza in epoche remote (parliamo di almeno 6000 anni fa, quindi 4000 p.e.v.) di una tecnologia almeno paragonabile, se non superiore, a quella attualmente in nostro possesso.
Se non bastasse, ci sono anche testimonianze verbali, vive ancora oggi in certe culture isolate, quali ad esempio i Dogon africani e i resti della popolazione Maya, che parlano esplicitamente e con estrema chiarezza, identificando le proprie origini nello spazio, in altri sistemi solari; e li conoscono talmente bene, con dettagli quali orbite (ad esempio, i Dogon conoscono l’orbita e l’evoluzione di Sirio B, una nana bianca, invisibile se non con potenti telescopi) ,composizione del sistema solare e configurazioni delle stelle circostanti, che non è possibile dubitare o etichettare come miti.
E molto altro ancora.

E la storia ufficiale ci viene raccontata con tale convinzione, pur senza averne la minima prova, che risulta comunque difficile ammettere l’evidenza delle menzogne propinate.
C’è da chiedersi come mai tanta ostinazione nel volerci tenere all’oscuro, anche se le risposte purtroppo, scanso ogni ingenuità, sono da attribuire alle solite motivazioni: l’ignoranza facilita il controllo del potere, gli interessi.

Così viene automatico pensare che il concetto dualista di Dio e Demonio, venga conservato, nonostante risulti oramai evidentemente assurdo, proprio per gli scopi citati.
Non solo le religioni, ma anche la storia che si insegna a scuola, risulta del tutto falsata. E’ chiaro che a mio figlio racconterò la verità, ne ha il diritto, poi tanto è sempre l’esperienza diretta e la percezione che consentono di farsi un’idea propria.