Dal punto di vista della coltivazione è una pianta rustica, quindi si adatta bene anche a zone ombreggiate e fresche; non richiede particolare concimazione organica e può seguire cereali o fagioli, ma non altri ortaggi soprattutto da radice. Essendo perenne, è possibile tenere delle piante di aglio in modo permanente, e queste dovrebbero generare nuove piante tramite la separazione dei bulbilli, che bisogna separare dalla pianta madre quando avranno emesso i propri germogli.
Le prorpietà terapeutiche dell’aglio sono eccezionali: antielmintiche, ipotensive, espettoranti, digestive, carminative, antisettiche, ipoglicemizzanti. In altre parole facilita la digestione, è un antiossidante quindi previene i tumori ed è un ottimo conservante; è disinfettante e battericida; essendo espettorante (ed anche emolliente, secondo me) da solllievo alle vie respiratorie e ai bronchi sciogliendo e rimuovendo il muco; rafforza il sistema immunitario in generale; fa benissimo alla pelle e alla circolazione periferica.
Può essere dannoso, come tutto del resto, se consumato fresco e in modo eccessivo o per lunghi periodi di tempo.