Di che cosa è pieno il mondo?
È pieno di cose che nascono, persistono per qualche tempo e poi cessano.
L’aggrapparsi ed identificarsi con esse genera la sofferenza.
Il non aggrapparsi e non identificarsi non genera la sofferenza.
Ajahn Buddhadasa
Osservare se stessi
è come osservare il mondo:
dove la sofferenza innesta la radice
dove ci attendiamo qualcosa.
Non soffre chi accoglie
il percorso dove tutto appare
e poi svanisce incessantemente.
Chi sa accogliere l’impermanenza
è sempre pronto a vivere l’attimo
oltre ogni tempo ed ogni illusione
Poetyca
Il vuoto, natura ultima del Dharmakaya, corpo assoluto, non è un semplice nulla.
Esso possiede intrinsecamente la facoltà di conoscere tutti i fenomeni.
Tale facoltà costituisce l’aspetto luminoso e cognitivo del Dharmakaya,
la cui espressione e’ spontanea.
Il Dharmakaya non è il prodotto di cause e di condizioni,
ma è la natura originale della mente.
Dilgo Khyentse Rinpoche
Il seme ha dentro di se stesso
tutte le qualità necessarie
perchè esso riproduca la propria essenza.
Ogni seme è prodotto di quello che
altri semi portano inciso.
Il Dharmakaya è espressione
di qualità che sanno seguire
un silenzioso e prezioso progetto
che non è svelato dalla mente
ma solamente dal percorso invisibile
che tutto lega e manifesta.
Poetyca
Fonte: http://www.bodhidha