Rafano

ramolaccio1.jpgIl rafano (Amoracia Rusticana) è una pianta perenne della famiglia delle Brassicaceae (o Crucifereae), altamente infestante, in cui la parte più usata è la grossa radice, da raccogliere già il primo anno di coltivazione oppure il secondo, in autunno. Conosciuto anche come ramolaccio, cren, barbaforte o rusticano, in inglese horse radish, radice dei cavalli. Ha delle proprietà eccezionali: eupeptica, digestiva, antiscorbutica, diuretica, utile nelle forme reumatiche con circolazione compromessa, antisettica urinaria, antisettica polmonare, espettorante, bechico, antianemico.
La radice si presenta esternamente di colore marroncino, all’interno di colore chiaro; nella foto la varietà nera, più rustica e per alcuni anche più gustoso.
Si può consumare crudo (ad esempio tagliato a carpaccio e condito) o bollito, grattuggiato (sul lesso o sui legumi) o in insalata, sott’oilo o sotto aceto, e apporta una discreta quantità di proteine, soprattutto se consumato crudo. Per il consumo, si deve presentare sodo e rigido, altrimenti bisogna eliminare le parti molli. Il sapore è simile a quello della senape, abbastanza piccante e saporito.
Ha origine nell’europa orientale e in asia minore, preferisce un clima temperato fresco e si adatta a qualunque terreno, anche in zone ombreggiate, si può seminare a fine primavera, ma attenzione perchè è molto infestante; non va consociato con i cavoli o con altre brassicacee.
E’ sempre stato usato nella cura della tosse, lasciato a macerare nel miele, e tra le sue tante proprietà stimola la digestione, protegge il fegato e l’intestino, è un discreto antibiotico (per l’olio piccante che contiene) e depurativo, è ricostituente e antiscorbuto (grazie a buone quantità di sali minerali e vitamina C).
Assolutamente da provare!