Neda? Tutto un falso

mirino.jpgSono in molti a non sapere che operazioni di questo tipo (omicidi individuali) sono del tutto normali nell’ambito delle operazioni militari o dei servizi segreti statunitensi e israeliani.
Esiste parecchia documentazione a riguardo, nemmeno troppo secretata, in quanto la sua pubblicazione non sarebbe presa sul serio perchè considerata ‘assurda’; si servono di omicidi individuali, False Flags, dossier fasulli e altro.
I False Flag, per esempio, sono falsi attentati compiuti dai militari israeloamericani contro se stessi, per potersi garantire la possibilità di ritorsioni militari o economiche contro il nemico ipotetico.
A questo siamo arrivati, è un nuovo tipo di guerra, quella convenzionale vista durante la seconda guerra mondiale, oggi non è più possibile; sono ormai almeno 50 anni che si adottano misure come queste.

Al riguardo, cito un articolo tratto da http://www.comedonchisciotte.org che spiega la cosa meglio di come potrei fare io.

La prima cosa che ho pensato, naturalmente, è che si trattasse della milionesima bufala fabbricata dalla propaganda dei servizi segreti. L’odore di messinscena mediatica era fortissimo e non poteva essere ignorato. Ogni volta che c’è in corso una “covert operation” volta a trasformare una nazione in protettorato americano (in Iran, per chi non lo avesse ancora capito, sta accadendo appunto questo) è consuetudine dare in pasto al gregge di pecore occidentale qualche abominio virtuale compiuto dal governo che si intende rovesciare, allo scopo di suscitare lo sdegno della pubblica opinione e l’appoggio senza condizioni alle politiche espansionistiche dell’Impero.

Gli esempi riempirebbero un trattato in più volumi. Ricordate, nel 1989, le “fosse comuni” di Timisoara, che sollevarono l’indignazione dell’occidente contro il regime di Ceausescu, in corso di rovesciamento? Erano una bufala, cadaveri presi dall’obitorio dell’ospedale e seppelliti in fretta e furia dagli amministratori della propaganda ad uso e consumo dei telespettatori creduloni che accendono le viscere prima del cervello. E la storiella dei soldati iracheni che in Kuwait toglievano i neonati dalle incubatrici, che servì da pretesto per l’attacco all’Iraq del 1991? Parto della fantasia, ovviamente, e dal travaglio neppure troppo faticoso. E la decapitazione di Nicholas Berg, compiuta dai malvagi uomini di “Al Qaeda”? Quella era vera, solo che era stata compiuta, con ogni probabilità, non da Al Qaeda ma da uomini dei servizi segreti USraeliani all’interno del carcere di Abu Ghraib, come ben evidenzia questo articolo. E gli orribili massacri di Srebrenica, che servirono a giustificare l’aggressione degli USA alla Serbia? Falsi come una banconota da tre euro e ancor più falso il video delle esecuzioni, come riconosciuto ormai dallo stesso tribunale dell’Aja. E gli orrori dei bombardamenti russi sulla Georgia dell’estate scorsa? Fasulli e pure mal fabbricati. E il video dei palestinesi che esultano dopo l’abbattimento delle torri gemelle? Vecchio di anni e ripreso in circostanze che con l’11 settembre (altra immensa bufala mediatica) non avevano niente a che fare. Potremmo andare avanti a lungo, citando la madre di tutte le baggianate disinformanti: l’esilarante balla delle camere a gas naziste. Ma mi fermo qui e mi limito a citare solo due esempi di disinformazione che riguardano direttamente i disordini iraniani di questi giorni: erano quasi certamente false la notizia dell’attentatore al mausoleo di Khomeini (avete visto qualche foto dell’evento o dei danni o delle vittime?), quella dell’incendio alla sede del partito di Ahmadinejad e quella del trasferimento dello stesso Ahmadinejad nella base militare di Aghdasieh per motivi di sicurezza.

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