L’acqua e’ stata privatizzata

acqua_280xFree.jpgI servizi pubblici locali da oggi (o dal 31 dicembre, non si capisce bene) vengono liberalizzati dal parlamento, con un voto di fiducia che approva il decreto legge n. 125 del 25 settembre 2009 (decreto Ronchi).
Questo significa, credo, che anche la gestione dell’acqua (oltrechè degli altri servizi locali) verrà affidata a imprese private sulla base di gare pubbliche.
Ho provato a leggere l’articolo 15 del decreto legge per cercare di capirci di più, ma mi è risultato quasi del tutto incomprensibile, quindi riporto l’articolo appena apparso su RaiNews24.

Il governo ha posto alla Camera del Deputati la questione di fiducia sul ‘decreto Ronchi’ (‘salva-infrazioni’), già approvato dal Senato. Al centro del provvedimento la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l’acqua.

Il governo ha chiesto il ventiseiesimo voto di fiducia, 18 dei quali alla Camera, sul decreto obblighi comunitari che contiene, all’articolo 15, la privatizzazione dei servizi pubblici locali, acqua compresa.

Lo ha annunciato nell’Aula di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, “data la ravvicinata della di scadenza del decreto” con “obblighi comunitari che non possiamo eludere”. Vito ha aggiunto che la fiducia sara’ votata su un “maxiemendamento” con un testo “identico” a quello approvato dalla commissione che “e’ identico a quello arrivato dal Senato”.

L’aula della Camera ha respinto le pregiudiziali di costituzionalita’ – presentate da Pd e Udc – al ‘decreto Ronchi’, che fissa disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunita’ europee.

“Si sarebbe arrivati subito ad un voto unanime su questo provvedimento se il governo avesse stralciato dal decreto l’articolo sui servizi pubblici locali che non ha il coraggio di discutere ne’ di spiegare alla gente”: lo ha detto nell’Aula della Camera Marina Sereni del Pd dopo che il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto Ronchi.

“Questa fiducia – spiega Sereni – non e’ certo motivata dall’ostruzionismo dell’opposizione da dalla mancanza di fiducia del governo rispetto ai propri deputati”.

Durissimo anche Massimo Donadi (Idv): “Voi umiliate il Parlamento e offendete la democrazia; siete una maggioranza appecoronata felice di non lavorare per un giorno”.

Michele Vietti (Udc) ha invece ribadito che l’aspetto tempo, denunciato dal ministro Vito come alla base della fiducia a Montecitorio sul decreto, e’ causato dal fatto che il testo sia stato per troppo all’esame del Senato. Una circostanza condivisa, questa, appieno da Simone Baldelli del Pdl, secondo cui “servono regole certe sui tempi certi per l’esame dei provvedimenti”.

Privatizzazione dell’acqua

acqua.jpgIl nostro caro governo Berlusconi, senza dire niente a nessuno, ha dato il via alla privatizzazione dell’acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l’acqua minerale).
Già a Latina, la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. Le “ronde dell’acqua” mi verrebbe da dire.
La privatizzazione che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.

Ci tengo ad allegare il testo del DL così come pubblicato sulla gazzetta ufficiale, anche se scritto in politichese quasi incomprensibile.
Vorrei anche aggiungere che leggendolo, non si trova nessun riferimento alla parola ‘acqua’ o nessun suo sinonimo, ma appunto è politichese.

Tratto da: Diego Garcia blog