Decrescita e nucleare

energia_nucleare.jpgPubblico la quarta di copertina di un libro di Maurizio Pallante, “La decrescita felice”, che non ho ancora letto e nemmeno conosco, ma che probabilmente leggerò.
Proprio oggi leggevo di come il governo stia spingendo per riavviare le centrali nucleari, sarebbe un vero disastro! D’altronde si sa di come gli interessi prevalgano sul buonsenso; siamo circondati, immersi nell’energia naturale, basterebbe probabilmente un solo pannello solare su ognuna delle nostre case per produrre abbastanza energia per tutto il paese; per non parlare di altri tipi di energia alternativa (acqua e idrogeno, aria compressa per le auto etc.).
Pubblico questa descrizione del libro perchè sono pienamente d’accordo coi contenuti, esposti in modo chiaro ed in poche righe.

I segnali sulla necessità di rivedere il parametro della crescita su cui si fondano le società industriali continuano a moltiplicarsi: l’avvicinarsi dell’esaurimento delle fonti fossili e le guerre per averne il controllo, i mutamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai, l’aumento dei rifiuti, le devastazioni e l’inquinamento ambientale. Eppure gli economisti e i politici, gli industriali e i sindacalisti con l’ausilio dei mass media continuano a porre nella crescita del prodotto interno lordo il senso stesso dell’attività produttiva. In un mondo finito, con risorse finite e con capacità di carico limitate, una crescita infinita è impossibile, anche se le innovazioni tecnologiche venissero indirizzate a ridurre l’impatto ambientale, il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. Queste misure sarebbero travolte dalla crescita della produzione e dei consumi in paesi come la Cina, l’India e il Brasile, dove vive circa la metà della popolazione mondiale. Né si può pensare che si possano mantenere le attuali disparità tra il 20 per cento dell’umanità che consuma l’80 per cento delle risorse e l’80 per cento che deve accontentarsi del 20 per cento. Forse è arrivato il momento di smontare il mito della crescita, di definire nuovi parametri per le attività economiche e produttive, di elaborare un’altra cultura, un altro sapere e un altro saper fare, di sperimentare modi diversi di rapportarsi col mondo, con gli altri e con se stessi.

Alimentazione

alimentazione2.jpgUn nutriente è una sostanza indispensabile all’organismo per il mantenimento della vita, la sua crescita ed il rinnovamento delle sue strutture.
Possiamo distinguere la famiglia dei nutrienti in due principali gruppi: i macronutrienti ed i micronutrienti.

I primi sono quelli che vengono forniti all’organismo in maggior quantità, mentre i secondi vengono immessi in quantità esigue.

  • I macronutrienti si distinguono in carboidrati, proteine, grassi, fibre e acqua.
  • I micronutrienti si distinguono in vitamine e minerali.

In ogni alimento possono essere presenti, in proporzioni variabili, alcune decine di nutrienti; pertanto, è utile ricordare che in un regime alimentare equilibrato bisogna tener conto non solo del numero delle calorie contenute in un alimento, ma soprattutto  della presenza dei nutrienti che troviamo in quest’ultimo.

Riportiamo qui di seguito una descrizione dei macro e micro nutrienti e delle funzioni che essi svolgono.

Carboidrati o Glucidi
Vengono utilizzati dall’organismo come combustibile energetico, sviluppano circa 4 kcal per grammo e li troviamo soprattutto negli amidi, nei cereali, nel pane, nei legumi, nei frutti, nelle patate, nel miele, nella farina, nella frutta secca e nelle marmellate. Essi si dividono in due principali categorie:

  1. gli zuccheri o carboidrati semplici (monosaccaridi e disaccaridi)
  2. gli amidi o carboidrati complessi (oligosaccaridi e polisaccaridi)

I carboidrati semplici sono composti da una molecola di zucchero elementare, da cui il termine monosaccaridi, o dal legame di due monosaccaridi, che conferisce loro il termine disaccaridi.
Sono carboidrati semplici, ad esempio: il fruttosio, il glucosio ed il galattosio (monosaccaridi), ma anche il saccarosio, il lattosio ed il maltosio (disaccaridi).
I carboidrati composti da un’unione di 3 – 10 unità di zuccheri semplici sono denominati oligosaccaridi. I carboidrati più complessi, quelli composti da un elevato numero di unità di monosaccaridi, che possono essere diverse migliaia, sono denominati polisaccaridi.
Sono carboidrati complessi, appartenenti al gruppo degli oligosaccaridi:

  • le maltodestrine, che sono costituite da brevi catene di molecole di glucosio, il che le rende facilmente digeribili ma non così rapidamente come gli zuccheri semplici; grazie a tale caratteristica, le maltodestrine assicurano un rilascio di energia lento e duraturo nel tempo, e sono per questo molto indicate come integratore da assumere durante gli allenamenti;
  • i frutto-oligosaccaridi (FOS) ed i galatto oligosaccaridi (GOS), che sono composti da molecole di fruttosio e galattosio; non essendo completamente digeribili, questi nutrienti giungono intatti nella parte finale dell’intestino (colon), dove sono utili per la selezione dei batteri benefici, utili all’organismo.

Troviamo invece i polisaccaridi negli alimenti ricchi di amidi (cereali, patate e molti altri tipi di vegetali).
Entrambi i carboidrati (zuccheri semplici e complessi) forniscono energia all’organismo ma, mentre i primi tendono a creare fluttuazioni improvvise del livello di glucosio nel sangue (glicemia) – con l’effetto di far innalzare notevolmente i livelli di energia per un lasso di tempo limitato, salvo poi farli abbassare drasticamente – i carboidrati complessi, (molecole composte da sequenze concatenate di zuccheri semplici), durante i processi digestivi vengono demoliti a unità semplici per poter essere assorbiti. Proprio grazie a questo meccanismo, i carboidrati complessi forniscono energia più lentamente, ma per periodi più prolungati, evitando le sopra indicate fluttuazioni di zuccheri nel sangue.
I carboidrati rappresentano in genere la quota più consistente della razione alimentare, variando mediamente dal 50% all’80% del totale giornaliero, in base al fabbisogno e alle esigenze individuali.

Le proteine
Dal greco “PROTEIOS” (primario).
Sono sostanze organiche costituite da quattro elementi principali: Carbonio, azoto, ossigeno ed idrogeno. Apportano, come per i carboidrati, circa 4 kcal per grammo e ricoprono un grande numero di funzioni vitali per l’organismo, come:

  • processi plastici: ovvero costruire tutti i tessuti che sono soggetti a continue demolizioni e sintesi, primi tra tutti i muscoli;
  • processi regolatori: essendo le proteine precursori di ormoni, neurotrasmettitori, enzimi ed altre molecole di importanza biologica, ne regolano la produzione ed il funzionamento nell’organismo;
  • processi energetici: l’organismo può trasformare le proteine in energia attraverso la loro scissione in aminoacidi e la rimozione della parte azotata, dando luogo alla loro conversione in glucosio (vedi aminoacidi glucogenetici).

Le proteine possono essere di origine animale: pesce, carne, uova e latticini; e di origine vegetale: legumi, cereali integrali e semi.
E’ interessante osservare che le proteine di origine animale contengono tutti gli aminoacidi essenziali, mentre quelle di origine vegetale sono sempre sprovviste di qualcuno di essi. In quest’ultimo caso, tale carenza può essere colmata attraverso la combinazione di due o più alimenti proteici di origine vegetale, che forniranno, assieme, tutti gli aminoacidi essenziali.

I grassi
Quello relativo ai grassi è forse l’argomento più complesso e articolato riguardante i macronutrienti, e necessiterebbe di un articolo a parte. Ma cerchiamo di essere sintetici, utilizzando un linguaggio che sia comprensibile anche ai profani.
Detti anche lipidi, sono molecole organiche presenti in natura e raggruppate per le loro caratteristiche comuni di solubilità: sono insolubili nell’acqua, mentre sono solubili in solventi organici non polari, come l’etere e l’acetone.
I lipidi vengono spesso e ingiustamente demonizzati per il loro elevato contenuto calorico (nove kcal per grammo). Il loro apporto tuttavia è di vitale importanza e devono comunque essere presenti nella razione alimentare quotidiana – anche se in quantità moderate – poiché svolgono molteplici funzioni, quali:

  • veicolare le vitamine liposolubili (A-D-E-K-F);
  • favorire la regolazione di diversi ormoni nell’organismo;
  • provvedere all’isolamento termico e alla protezione dei diversi organi interni, dei tendini e delle articolazioni;
  • sintetizzare molecole steroidee, come alcuni ormoni.

I lipidi svolgono inoltre un ruolo importante sul sistema immunitario e sul metabolismo, ed hanno una funzione antiinfiammatoria ed antiallergica.
I grassi possono essere, come per le proteine, di origine animale e vegetale. Generalmente i grassi animali sono solidi a temperatura ambiente, mentre quelli vegetali (oli) sono liquidi.

I grassi insaturi sono liquidi e si trovano nel regno vegetale, in particolare nei semi, nelle noci, negli oli vegetali. Anche il pesce è ricco di grassi insaturi.
I grassi saturi, come dice la parola stessa, hanno una saturazione chimica, quindi una maggior densità ed in genere sono solidi, ragion per cui tendono a depositarsi lungo i vasi sanguigni, formando placche ateromatose e dando luogo, di conseguenza, a seri problemi coronarici. Li troviamo nel tuorlo dell’uovo, nel latte e derivati, e nei grassi animali (soprattutto nelle frattaglie). Nel mondo dei vegetali li troviamo negli oli di palma e nella margarina.
Purtroppo, però, l’uomo, in funzione del business, ha creato artificialmente  un’altra categoria di grassi: quelli idrogenati. La struttura di tali grassi la si ottiene attraverso un’elaborazione chimica dei grassi insaturi, in cui, per ottenere un grasso di maggiore consistenza con il conseguente innalzamento del punto di fusione, si rompe un doppio legame aggiungendovi idrogeno. Troviamo questi grassi, denominati anche “grassi trans”, nella margarina, in alcuni oli di mais, girasole e soia. E’ inutile ribadire l’effetto deleterio di questa tipologia di grassi nell’organismo, poiché bisognerebbe scrivere un lungo articolo a parte; cliccate in qualsiasi motore di ricerca le paroline magiche “grassi trans” e troverete di tutto e di più. Ma allora perché, direte voi, questi grassi trans, se fanno così male, sono sconsideratamente distribuiti in commercio? Se vi siete posti questa domanda, vi rispondo così:

  1. Costano poco, pertanto le aziende produttrici innalzano notevolmente il fatturato attraverso la loro vendita e preparazione di molteplici prodotti, anche dolciari, poiché il loro utilizzo è molto più economico di quello di grassi più costosi come il burro.
  2. Restano stabili per moltissimo tempo ed irrancidiscono molto più difficilmente dei comuni grassi insaturi, sono quindi di facile conservazione.
  3. Avendo un punto di fusione più alto sono molto più resistenti alle alte temperature, pertanto molto utilizzati per friggere.

Le fibre
L’importanza delle fibre è stata rivalutata solo negli ultimi decenni, in quanto pur non avendo un apporto energetico – poiché costituite da molecole complesse che l’organismo non è in grado di assimilare – hanno importanti funzioni fisiologiche, come quella di esercitare un’azione disintossicante per l’organismo e velocizzare il transito intestinale, riducendo quindi l’assorbimento di zuccheri, grassi e colesterolo. Troviamo le fibre nella frutta, nelle verdure, nei cereali, nei legumi, nelle noci e nei semi.

Le vitamine
Non possono essere sintetizzate dall’organismo umano se non in minima quantità, svolgono moltissime funzioni nell’organismo, regolano molte reazioni metaboliche ed hanno un ruolo chiave nel sistema immunitario. Sono classificate in due principali gruppi:

  • Vitamine idrosolubili (le vitamine del gruppo B, compreso l’acido folico, vitamina H, PP e vitamina C)
  • Vitamine liposolubili (le vitamine A-D-E-K-F).

Le idrosolubili sono vitamine non accumulabili dal nostro organismo e che come tali vengono immesse attraverso l’apporto alimentare.
Le liposolubili vengono invece assorbite insieme ai grassi alimentari e accumulate nel fegato. La loro eventuale carenza si manifesta in seguito ad una mancata assunzione per tempi lunghi.

I minerali
I minerali svolgono sia un’azione catalizzatrice nei processi metabolici, che strutturale in alcuni tessuti, come quelli di ossa, denti e capelli.
Sono principalmente suddivisi in macro costituenti: calcio, fosforo, sodio, potassio, cloro, magnesio, zolfo e micro costituenti: ferro, zinco, rame, iodio, selenio e cobalto.

Tratto da: http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/nutrienti.html

L’Entità vivente – parte 2

angels.jpgCome promesso, proseguo il post L’Entità vivente pubblicato in precedenza, entrando più in dettaglio sull’argomento fisica quantistica.

Negli ultimi secoli, fino a qualche decennio fa, a partire da Aristotele, la materia era considerata composta da atomi solidi, uniti insieme a formare i corpi e le forme.

Fu proprio Max planck, uno dei pilastri fondatori della fisica moderna, ad ammettere che a livello atomico non esisteva nessun tipo di MATERIA bensì un’unica FORZA in grado di mettere in VIBRAZIONE tutte le particelle atomiche componenti un microscopico ‘sistema solare’. Insomma uno dei padri del mondo dei Quanti metteva in ‘guardia’ la galoppante scienza dell’immensamente piccolo, facendo intendere come qualcosa di diverso potesse esistere a livello ENERGETICO generando l’illusione di un fenomeno materiale, concreto, solido.

Riporto di seguito parte di una lettera del grande fisico olandese Bohr, scritta ad Eisenberg nel periodo delle grandi ‘rivelazioni’ metafisiche e metamatematiche (come quelle di Godel).
Bohr ad Eisenberg: “Einstein dimostra che la misura – la misura dalla quale dipende l’intera possibilità della scienza – la misura non è un evento impersonale che si manifesta con imparziale universalità. E’ un atto umano, compiuto da uno specifico punto di vista nel tempo e nello spazio, dall’unico particolare punto di vista di un possibile osservatore. Poi, qui a Copenaghen, in quei tre anni durante gli anni Venti, scopriamo che non esiste un universo oggettivo precisamente determinabile. Che l’universo esiste solo come serie di approssimazioni. Soltanto nei limiti stabiliti dal rapporto che abbiamo con esso. Soltanto grazie alla compresione insita nella mente umana.”

Secondo le ‘recenti’ scoperte (dall’inizio alla metà del secolo scorso), ormai appurate e ampiamente dimostrate, come il teorema di indeterminazione di Heisenberg, la relatività di Einstein e i teoremi di incompletezza di Godel, si scopre che tutti i fenomeni fisici sono relativi rispetto all’osservatore, il quale li influenza in maniera sensibile, e che tali fenomeni fisici non potranno mai essere completamente osservati ed afferrati dalla nostra mente.
Sembra quasi, anzi è proprio così, che la realtà fisica sia generata dalla nostra mente, nonostante i fenomeni siano oggettivi per diversi individui apparentemente separati e indipendenti; in realtà nulla è separato e indipendente, come abbiamo visto, ma tutto fa parte di una sola e unica entità, che vibra, si espande e si contrae componendo l’universo intero.

Questo è confermato ulteriormente, se ce ne fosse bisogno, da fenomeni quali l’entanglement e il rapporto causa/effetto tra i campi quantici.
Il primo afferma due particelle precedentemente entrate in contatto, in seguito rimangono ‘legate’ l’una all’altra, in modo che qualunque modifica si apporti a una questa si verifica immediatamente anche nell’altra, qualunque sia la distanza che le separa.
Il secondo dipende dal fatto che il campo quantico non è più un oggetto fisico, ma qualcosa che esiste oltre la dimensione spazio-tempo, e rappresenta un campo in cui la particella può effettivamente ‘presentarsi’ su diverse orbite (ovvero quanti) e con certe probabilità; ma queste probabilità vengono modificate nel caso in cui intorno al campo ne esistano degli altri, appunto secondo un rapporto causa/effetto.

Lascio a voi trarne le conclusioni. Io personalmente rinuncio a cercare di capire di più con la ragione, lasciando invece fluire il mio lato più ‘istintivo’, contemplativo.
Riporto anche parte di un documento trovato in rete; mi ha colpito molto per la chiarezza e la semplicità:

“Considerate, se lo desiderate, che l’universo sia infinito. Questo deve ancora essere provato, o smentito, ma possiamo assicurarvi che non esiste una fine al vostro essere, alla vostra comprensione, a ciò che chiamereste viaggio di ricerca, o alle vostre percezioni relative alla creazione.
Ciò che è infinito non può essere più di uno, perchè la molteplicità è un concetto finito. Per determinare l’infinito è necessario identificare o definire l’infinito quale unità; altrimenti, il termine non ha alcun riferimento o significato. In un Infinito Creatore esiste solo l’unità. Avete osservato esempi semplici di unità. Avete visto il prisma che mostra colori creati dalla luce del sole. Questo è un esempio semplificato di unità.
In realtà non esiste ciò che è giusto o sbagliato. Non c’è polarità per tutti ciò che, come voi direste, sarà prima o poi riconciliato nella danza del complesso mente/corpo/spirito che ora vi divertite a distorcere in tutti i modi. Questa distorsione non è assolutamente necessaria. Viene scelta da ognuno di voi come un’alternativa per capire l’unità completa di pensiero che lega tutte le cose. Non state parlando di entità o cose analoghe, o in qualche modo uguali. Voi siete ogni cosa, ogni essere, ogni emozione, ogni avvenimento, ogni situazione. Voi siete unità. Voi siete l’infinito. Voi siete amore/luce, luce/amore. Questa è la legge dell’Uno.”

Signoraggio e debito pubblico

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Pubblico un articolo da IlGiornale, secondo me di fondamentale importanza in quanto parla di qualcosa che influisce pesantemente sulla nostra vita, e di cui pochi sono al corrente e ancora meno sono consapevoli di cosa comporti in realtà.

Abbiamo ricominciato a tremare per le banche. Abbiamo ricominciato a tremare addirittura per gli Stati, a rischio di fallimento attraverso i debiti delle banche. Si è alzata anche, in questi frangenti, la voce di Mario Draghi con il suo memento ai governanti: attenzione al debito pubblico e a quello privato; dovete a tutti i costi farli diminuire. Giusto. Ma l’unico modo efficace per farli diminuire è finalmente riappropriarsene. Non è forse giunta l’ora, dopo tutto quanto abbiamo dovuto soffrire a causa delle incredibili malversazioni dei banchieri, di sottrarci al loro macroscopico potere? Per prima cosa informando con correttezza i cittadini di ciò che in grande maggioranza non sanno, ossia che non sono gli Stati i padroni del denaro che viene messo in circolazione in quanto hanno delegato pochi privati, azionisti delle banche centrali, a crearlo. Sì, sembra perfino grottesca una cosa simile; uno scherzo surreale del quale ridere; ma è realtà. C’è stato un momento in cui alcuni ricchissimi banchieri hanno convinto gli Stati a cedere loro il diritto di fabbricare la moneta per poi prestargliela con tanto di interesse. È così che si è formato il debito pubblico: sono i soldi che ogni cittadino deve alla banca centrale del suo paese per ogni moneta che adopera. La Banca d’Italia non è per nulla la «Banca d’Italia», ossia la nostra, degli italiani, ma una banca privata, così come le altre Banche centrali inclusa quella Europea, che sono proprietà di grandi istituti di credito, pur traendo volutamente i popoli in inganno fregiandosi del nome dello Stato per il quale fabbricano il denaro. Ha cominciato la Federal Reserve (che si chiama così ma che non ha nulla di «federale»), banca centrale americana, i cui azionisti sono alcune delle più famose banche del mondo quali la Rothschild Bank di Londra, la Warburg Bank di Berlino, la Goldman Sachs di New York e poche altre. Queste a loro volta sono anche azioniste di molte delle Banche centrali degli Stati europei e queste infine, con il sistema delle scatole cinesi, sono proprietarie della Banca centrale europea. Insomma il patrimonio finanziario del mondo è nelle mani di pochissimi privati ai quali è stato conferito per legge un potere sovranazionale, cosa di per sé illegittima negli Stati democratici ove la Costituzione afferma, come in quella italiana, che la sovranità appartiene al popolo.
Niente è segreto di quanto detto finora, anzi: è sufficiente cercare le voci adatte in internet per ottenere senza difficoltà le informazioni fondamentali sulla fabbricazione bancaria delle monete, sul cosiddetto «signoraggio», ossia sull’interesse che gli Stati pagano per avere «in prestito» dalle banche il denaro che adoperiamo e sulla sua assurda conseguenza: l’accumulo sempre crescente del debito pubblico dei singoli Stati. Anche la bibliografia è abbastanza nutrita e sono facilmente reperibili sia le traduzioni in italiano che i volumi specialistici di nostri autori. Tuttavia queste informazioni non circolano e sembra quasi che si sia formata, senza uno specifico divieto, una specie di congiura del silenzio. È vero che le decisioni dei banchieri hanno per statuto diritto alla segretezza; ma sappiamo bene quale forza pubblicitaria di diffusione la segretezza aggiunga alle notizie. Probabilmente si tratta del timore per le terribili rappresaglie cui sono andati incontro in America quegli eroici politici che hanno tentato di far saltare l’accordo con le banche e di cui si parla come dei «caduti» per la moneta. Abraham Lincoln, John F. Kennedy, Robert Kennedy sono stati uccisi, infatti (questo collegamento causale naturalmente è senza prove) subito dopo aver firmato la legge che autorizzava lo Stato a produrre il dollaro in proprio.
Oggi, però, è indispensabile che i popoli guardino con determinazione e consapevolezza alla realtà del debito pubblico nelle sue vere cause in modo da indurre i governanti a riappropriarsi della sovranità monetaria prima che esso diventi inestinguibile. È questo il momento. Proprio perché i banchieri ci avvertono che il debito pubblico è troppo alto e deve rientrare, ma non è possibile farlo senza aumentare ancora le tasse oppure eliminare alcune delle più preziose garanzie sociali; proprio perché le banche hanno ricominciato a fallire (anche se in realtà non avevano affatto smesso) e ci portano al disastro; proprio perché è evidente che il sistema, così dichiaratamente patologico, è giunto alle sue estreme conseguenze, dobbiamo mettervi fine. In Italia non sarà difficile convincerne i governanti, visto che più volte è apparso chiaramente che la loro insofferenza per la situazione è quasi pari alla nostra.

Nuovo ordine mondiale, gruppo Bilderberg si espone

dollar_ase.gifPer fortuna qualcuno ha ancora il coraggio di denuciare fatti gravissimi, seppur si rischi di passare per pazzi visionari o complottisti. Il 15 novembre Borghezio ha denunciato il fatto che tutti e tre i candidati alla presidenza dell’unione europea e al posto di ministro degli esteri facciano parte del gruppo Bilderberg o della commissione trilaterale. Questi sono gruppi ‘non ufficiali’ di banchieri, politici, finanzieri e capi di governo che si riuniscono annualmente con lo scopo di creare, mantenere e dirigere il nuovo ordine mondiale, il famoso New World Order di cui già parlava Reagan. Questa notizia e le ultime due segnalate su questo blog (privatizzazione dell’acqua richiesta a forza dall’unione europea e dati falsati riguardo il global warming) sono strettamente collegate, e dovrebbero far nascere seri dubbi anche ai più distratti, sul fatto che ormai la democrazia, non solo in Italia ma in tutto il mondo, non esiste più, se mai sia davvero esistita.
Ci sarebbero tante altre notizie da collegare, tra cui ad esempio l’effettiva definizione di cosa sia Al Qaeda, di come sia un’invenzione della CIA o dei governativi nord americani, fornendo loro un perfetto capro espiatorio per rendere legale e perfettamente plausibili qualsiasi azione criminale, secondo i loro interessi; ciò risulta evidente dalla storia stessa di Al Qaeda, chi è interessato può cercarla, ma non troverà altro che supposizioni e notizie mediatiche; ciò dedotto anche dall’appartenenza di Osama Bin Laden alla CIA stessa, impiegato come agente per combattere i Sovietici in territorio Afghano in passato. Un’altra notizia assurda, diventata un caso grazie al coraggio e alla fierezza degli irlandesi, è il Trattato di Lisbona, fatto approvare a forza agli stati membri dell’unione europea senza nemmeno poter capire cosa effettivamente comporti (è scritto apposta per non poter esser capito).
Riporto un collegamento alla notizia integrale tratta da infowars.com, e la traduzione in italiano.

Global Warming bufala, dati truccati da 30 anni

tempesta-magnetica-sole-stereo-campo-magnetico.jpgChe la Terra si stia scaldando non è ne una novità ne una invenzione. Ma che il Global Warming abbia origini antropiche da oggi potrebbe non essere più tanto una sicurezza per molti. Rimbalza da questa mattina sui maggiori siti di divulgazione scientifica del ramo climatologico la notizia che, “grazie” ad un hacker, il più importante ente di ricerca climatico inglese, l’Hadley Center, potrebbe essere accusato di aver truccato i dati degli ultimi 30 anni. Alcune delle recenti scoperte che attribuirebbero totalmente all’uomo le colpe del riscaldamento globale sarebbero state messe in dubbio da numerosi file e scambi di email tra scienziati messe in circolazione sul web. Non siamo ancora in grado di dirvi se le informazioni e le voci siano veritiere anche se a solo qualche giorno dal summit per il clima che si terrà Copenaghen la faccenda potrebbe notevolemte complicarsi…

Tratto da: 3bmeteo